GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIO, BEATRICE BRUNETTI, ILARIA TOSCHETTICarraresi e Papafava dei Carraresi
Documenti raccolti da Pietro Ceoldo. Inventario
Padova, Cleup, 2025 (Invenire,13)
Alla fine del XVIII secolo l'abate Pietro Ceoldo con una paziente opera di raccolta di documenti relativi ai Carraresi e ai Papafava ha posto fine alla implacabile damnatio memoriae operata dalla Repubblica di Venezia nei confronti degli sconfitti signori di Padova. La finalità di quella ricerca, concretizzatasi nell'Albero della famiglia Papafava, pubblicato a Venezia nel 1801, era dimostrare la discendenza dai Carraresi dei protettori del Ceoldo, in particolare il vescovo di Famagosta Alessandro, Giacomo Papafava Antonini e dei suoi figli. Questa nuova descrizione inventariale del fondo, ceduto dalla famiglia Papafava alla Regione del Veneto e attualmente conservato dall'Accademia Galileiana di scienze, lettere ed arti in Padova, consente di ampliare in misura consistente le possibilità di ricerca e di ricostruzione storica delle vicende non solo della famiglia, ma di territori e di comunità.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIOContributi archivistici al dibattito europeo sullo stato nella prima metà del Seicento.Albertino Barison
Padova, Cleup, 2024
Una coincidenza? Nella prima metà del Seicento ben tre autori, tutti veneti, scrivono opere che trattano di archivi: Baldassarre Bonifacio, Albertino Barison, Fortunato Olmo. I primi due, di cui si possiede l'opera, mentre quella del terzo è attualmente data per dispersa, ne trattano in modo differente; entrambi, però, si accostano alla storia degli archivi con un'ottica particolare, che fa riferimento al dibattito europeo sulla natura e sulla fisionomia dello Stato, e individuano, soprattutto il Barison, gli archivi come entità istituzionali indispensabili all'esercizio del potere. I rinvii a una massa impressionante di testi giuridici e letterari dall'antichità al secolo XVII stanno a testimoniare in Barison, canonico della Cattedrale di Padova prima e, poi, vescovo di Ceneda, accademico dei Ricovrati e docente dello Studio patavino, una cultura profonda e una rete di relazioni molto ampia e qualificata, esito ultimo dell'Umanesimo rinascimentale e della tradizione giuridica, che caratterizzano l'ambiente padovano di quegli anni.
NICOLA TONIETTOLo spirito dei documenti
Inventario dell'archivio Poli Distillerie
Padova, Cleup, 2023 (Invenire,12)
Questo inventario descrive l'archivio prodotto dalle Poli Distillerie di Schiavon (VI) e dalla famiglia Poli a partire dal 1898. La documentazione descritta è relativa non solo all'azienda (carteggi amministrativi, contabili, tecnici, commerciali, pubblicitari), ma anche alla famiglia: fotografie e lettere raccontano oltre un secolo di storia familiare e imprenditoriale. L'inventario è stato preceduto dal lavoro di censimento e sistemazione del materiale, che ha riguardato documentazione cartacea, fotografica, ma anche bottiglie ed etichette di distillati e liquori, oggetti che costituiscono l'archivio del prodotto delle Poli Distillerie, ovvero il 'cuore' di un archivio d'impresa.
ANDREA PERGOLA, ELEONORA TODDEArchivio storico dell'Università di Cagliari Sezione II - Carteggio(1852-1862). Inventario
Padova, Cleup, 2023 (Invenire,11)
Il volume n. 11 della collana Invenire presenta l'inventario della Sezione II - Carteggio 1.2-1.12 (1852-1862) della Regia Università degli Studi di Cagliari, conservata nell'Archivio storico dell'Ateneo. Si tratta del risultato del lavoro di ricerca e riordinamento condotto da due ricercatori di Archivistica della stessa Università. L'inventario - che conclude la pubblicazione dei nuovi strumenti di corredo dell'Archivio storico -, è elaborato tramite un'applicazione web open source per la descrizione di archivi storici, ma si propone qui con una rielaborazione editoriale graficamente più snella, che mantiene, però, gli elementi essenziali della descrizione archivistica. I documenti consentono, ancora una volta, di ricostruire le vicende dell'Ateneo cagliaritano in un periodo strategico per gli assetti futuri dell'istituzione e del funzionamento della macchina amministrativa.
CECILIA TASCA, ANDREA PERGOLAArchivio storico dell'Università di Cagliari Sezione II - Carteggio 1.1 (1848-1851). Inventario
Padova, Cleup, 2022 (Invenire,10)
Il decimo volume della collana Invenire presenta l'inventario della Sezione II - Carteggio l.l (1848-1851) della Regia Università degli Studi di Cagliari, conservata nell'Archivio storico dell'Ateneo cagliaritano. Si tratta del risultato del lavoro di ricerca e riordinamento condotto dai due docenti di Archivistica della stessa Università. L'inventario, elaborato tramite un'applicazione web open source per la descrizione di archivi storici, si propone qui con una rielaborazione editoriale graficamente più snella, che mantiene, però, gli elementi essenziali della descrizione archivistica. I documenti consentono di ricostruire le vicende dell'Ateneo cagliaritano in un periodo strategico per gli assetti futuri dell'istituzione e del funzionamento della macchina amministrativa.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIO«Examinati et approbati ad instrumenta». La matricola dei notai di Padova approvati ad instrumenta(1432-1803)
Padova, Cleup, 2022 (Invenire 9)
È l’edizione critica, corredata da puntale indice dei nomi di persona, località, istituzioni, della Matricola dei notai padovani, approvati dal Collegio per l’esercizio dell’attività privata fra il 1433 e il 1803. Si tratta di un testo importante, che, documentando i singoli professionisti e il periodo della loro attività, consente di disporre di repertorio autorevole per procedere a un massiccio e impegnativo lavoro di schedatura scientifica del fondo notarile conservato dall’Archivio di Stato di Padova.
GIOVANNI PIETRANGELILa ricostruzione del Made in Italy. L'archivio della Compagnia nazionale artigiana (1947-1977)
Padova, Cleup, 2022 (Invenire 8)
Il volume presenta l’archivio della Compagnia nazionale artigiana (Cna), archivio aggregato al vasto patrimonio dell’Istituto mobiliare italiano conservato presso la sede di Acilia dell’Archivio storico di Intesa Sanpaolo. La documentazione qui descritta è collegata direttamente a quella relativa al prestito dell’Export-import bank per la ricostruzione dell’Italia, concesso nel 1947, che anticipò l’European recovery program varato un anno dopo. L’inventario presenta fonti utili alla conoscenza del tessuto produttivo italiano all’indomani della Seconda guerra mondiale e delle misure di sostegno alla ricostruzione. Come per il finanziamento dell’Export-import bank, anche l’attività della Cna è purtroppo rimasta ai margini della storiografia sulla ricostruzione e sugli aiuti statunitensi all’Italia, specie nella narrazione più nota al grande pubblico non specialistico. Questo inventario permette ora di ricostruire strumenti finanziari e reti commerciali internazionali all’interno delle quali era integrata l’economia italiana e di riconoscere alcuni elementi di debolezza strutturali delle piccole imprese della penisola, ancora oggi presenti.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIO, ILARIA MONTINCarte Fedrigoni. Inventario
Padova, Cleup, 2021 (Invenire 7)
Questo inventario descrive gli archivi prodotti dalle cartiere della famiglia Fedrigoni a partire dal 1888 e da altri protagonisti dell’industrializzazione di Verona nel periodo successivo alla smilitarizzazione della città dopo il 1866. I documenti archivistici, recentemente riordinati e collocati nella prestigiosa sede di Casa Fedrigoni, sono di tipologie molto differenziate: oltre al consueto carteggio amministrativo, ai libri contabili e ai fascicoli relativi al personale, ci sono campionari, brevetti, registrazioni di marchi, cartografia, progetti per fabbricati e dotazione di impianti e macchinari, strumenti di laboratorio, fotografie di eventi, di stabilimenti e di prodotti, matrici per filigranatura a secco e a umido, forme per la fabbricazione della carta a mano. L’inclusione di questi materiali apparentemente ‘anomali’ nel complesso archivistico e la loro descrizione, condotta introducendo spesso metodi innovativi, anche se coerenti con logiche archivistiche consolidate, consente di ricostruire efficacemente le vicende di una famiglia di imprenditori, l’evoluzione urbanistica ed economica di una città, le tecnologie produttive di un settore strategico per la vita quotidiana di ognuno in tutto il mondo.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIO, MARIO FIORENTINI«Non regnum, non respublica sine archivis».Il De archivis commentarius di Albertino Barison
Padova, Cleup, 2021
Il volume contiene l’edizione critica del trattato secentesco De archivis commentarius di Albertino Barison (1587-1667), erudito, letterato, poeta, giurista e docente di discipline giuridiche allo Studio patavino.Gli autori presentano e commentano da diversi punti di vista il trattato, ricco di citazioni di testi giuridici e di scrittori dell’antichità greco-romana, di epoca medievale, compresi quelli bizantini, e dei secoli XV-XVII. Il testo è un riferimento essenziale per chi si occupa di archivistica, ma anche per chi si occupa di storia della cultura secentesca e di storia degli studi giuridici.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIOArchivio Papafava Antonini dei Carraresi. Miscellanea nuova
Padova, Cleup, 2021
(Invenire, 6)
Questo strumento descrittivo è il risultato di un’attività di salvaguardia che si è protratta negli anni: un itinerario laborioso che ha consentito di trasformare l’iniziale coacervo di carte, sparso disordinatamente sul pavimento della soffitta di palazzo Trento Papafava a Padova, in un insieme di documenti opportunamente condizionati e analiticamente descritti. I documenti, in originale o in copia, risalgono al XIII secolo e riguiardano cospicue famiglie padovane, vicentine e friulane che con i Papafava hanno straetto legami complessi: sono quelli che usualmente si trovano in archivi nobiliari di antico regime e dell’Ottocento (contratti nuziali, testamenti, questioni ereditarie, cause per la difesa di diritti patrimoniali e la conservazine del patrimonio, soprattutto immobiliare, rapporti con esponenti dell’aristocrazia europea, ma anche qualche sprazzo di cultura, sedimentatasi in appunti e relazioni, e alcuni corposi epistolari, capaci di aprire uno spiraglio sui rapporti interpersonali). Le descrizioni archivistiche, apparentemente aride e asettiche, consentono di ricostruire con l’immaginazione tante vite di donne e di uomini, vicende di territori perennemente soggetti a disastri naturali, opere di messa a frutto dei possedimenti fondiari, realizzazione di timide imprese economiche e protoindustriali. La lettura delle descrizioni è agevolate dalla presenza dell’indice dei nomi di persona, località, istituzioni, cose notevoli e dalla presenza di 20 alberi genealogici realtivi a famiglie documentate nel fondo archivistico.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIOLa Fabbrica di maraschino Francesco Drioli di Zara (1759-1943)
Padova, Cleup, 2020 (Invenire, 5)
Questo volume raggiunge l’obiettivo di riunire, almeno sulla carta, le tre porzioni dell’archivio della Fabbrica di maraschino “Francesco Drioli”, conservate due in Italia, già oggetto di descrizione inventariale, e una a Zara, della quale era disponibile un elenco. La ripristinata unitarietà dell’archivio, effettuata grazie alla ricostruzione delle serie, consente di comprendere meglio, rispetto al passato, le vicende della famiglia e della fabrica, ma anche della città di Zara e degli aspetti più significativi del commercio internazionale in un periodo di lunga durata, a partire dal 1759 fino al 1943, in contesti statuali differenti. Le informazioni di carattere politico, amministrativo, economico, sociale, tecnologico, urbanistico, artistico e perfino religioso emergono numerose e dettagliate dalla descrizione dell’archivio e consentono ulteriori significative ricerche, talune veramente innovative.
NICOLAS AVILA SEOANELos documentos que atesoraba el Archivio Històrico Municipal de Escalona innventariado en 1495, 1539 y 1559
Padova, Cleup, 2020 (Invenire 4)
Se reconstruye aquí el antiguo contenido del arca donde el concejo de Escalona desde fines del siglo XV hasta la mitad del XVI guardaba sus escrituras esenciales, aprovechando tres inventarios de su archivo municipal y del Histórico de la Nobleza de Toledo. Han podido localizarse sesenta originales de los más de doscientos consignados. La mayor parte caen bajo el señorío de Diego López Pacheco (1473-1529), quien encargó los dos primeros catálogos, resultando en cambio llamativa la ausencia casi total de los de Álvaro de Luna, titular de Escalona hasta su ejecución en 1453. Diplomáticamente hay sobre todo actas, provisiones (reales o señoriales) y sentencias, significándose dieciocho privilegios rodados y dieciséis cartas de merced con prerrogativas de la villa.
ELEONORA TODDEArchivio storico dell'Università di Cagliari. Sezione II - Serie omogenee (1848-1900). Inventario
Padova, Cleup, 2020 (Invenire 3)
Il terzo volume della collana «Invenire» presenta l’inventario della Sezione II - Serie omogenee Parte 1 (1848-1900) della Regia Università degli Studi di Cagliari, conservata nell’Archivio storico dell’Ateneo cagliaritano. Si tratta del risultato del lavoro di ricerca e riordinamento condotto dalla ricercatrice di Archivistica della stessa Università. L’inventario, elaborato tramite un’applicazione web open source per la descrizione di archivi storici, si propone qui con una rielaborazione editoriale graficamente più snella, che mantiene, però, gli elementi essenziali della descrizione archivistica. I documenti consentono di ricostruire le vicende dell’Ateneo, l’istituzione di nuovi percorsi formativi, le carriere dei docenti e degli studenti che hanno popolato l’Università di Cagliari nella seconda metà dell’Ottocento.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIOGestire un archivio d’impresa
Padova, Cleup, 2020
Uno strumento snello, un vademecum agile, una guida preziosa per la gestione di un archivio d’impresa, destinato a chi voglia avvicinarsi a questa affascinante tipologia di archivi. Sempre più apprezzati non solo dagli storici come fonti rilevanti per indagare la civiltà contemporanea nei suoi molteplici aspetti, gli archivi d’impresa interessano sempre più anche gli stessi imprenditori, che ne hanno compreso la funzione polivalente per la produttività dell’azienda.
GIORGETTA BONFIGLIO-DOSIOLes archives d’entreprise et les sources pour l’histoire du patrimoine industriel.
Gli archivi d’impresa e le fonti per la storia del patrimonio industriale.
Business archives and sources for the history of industrial heritage.
Padova, Cleup, 2020
Si tratta di un vero e proprio manuale per chi si accosta agli archivi d’impresa provenendo da esperienze formative e lavorative differenti: frutto dell’esperienza didattica maturata dall’autrice nell’ambito del master di patrimonio industriale attivato all’Università di Padova e dell’Erasmus Mundus Joint Master Degrees Techniques, patrimoines, territoires de l’industrie, il volume raccoglie e presenta nelle due lingue veicolari del master e in italiano i materiali usati a lezione, guidando passo dopo passo il lettore in tutti gli aspetti di questo settore specifico dell’archivistica. L’autrice precisa il concetto d’archivio in generale e dell’archivio d’impresa, alla luce delle più recenti riflessioni della disciplina; delinea la figura dell’imprenditore, dando spunti per inquadrarlo nei differenti contesti statuali, e presenta le tipologie documentarie prodotte dall’azienda nel corso delle sue attività, tenendo conto in particolare del quadro normativo francese e italiano e risalendo al codice di commercio napoleonico, che tanto ha influenzato la formazione in molti Paesi. Illustra poi le fonti disponibili in altri archivi per ricostruire la storia delle imprese. Prosegue illustrando le modalità di descrizione del patrimonio archivistico con gli strumento tradizionali e con quelli digitali. Espone i principali nodi problematici, evidenziati dalle vicende dell’ultimo quarantennio, relativi alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio archivistico, proponendo modelli che interagiscono con la conservazione, la gestione e la valorizzazione di altri patrimoni industriali. Infine richiama l’attenzione sulla gestione degli archivi che si vengono formando e che sono usati all’interno dell’impresa per finalità giuridiche, amministrative, di progettazione e di ricerca. L’esposizione, agile e snella, è densa di informazioni e volutamente cerca di sviluppare nel lettore capacità autonome e critiche per risolvere le situazioni problematiche.